Movimento per la Vita e Forum delle Associazioni Familiari contro la 194
di Antonio Gaspari
ROMA, venerdì, 23 maggio 2008 (ZENIT.org).- In una conferenza stampa organizzata insieme al Forum delle Associazioni Familiari, mercoledì 21 maggio, nella sala stampa della Camera dei Deputati a Roma, Carlo Casini, Presidente del Movimento per la Vita, ha sostenuto che “la legge 194 è una legge iniqua, una delle poche che compiuti i 30 anni non è ancora stata rivista”.
Nel prendere la parola il Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Giovanni Giacobbe, ha spiegato che “la vita è un bene intangibile” e “la 194 va applicata soprattutto nella parte che riguarda la prevenzione e la tutela della maternità”.
Carlo Casini ha poi attaccato la legge e il bilancio ottimistico che se ne fa: “è falso che gli aborti siano diminuiti. In questi anni sono stati quasi 5 milioni le interruzioni effettuate”.
Secondo il Presidente del MpV, “evitare l’interruzione di gravidanza, anche quando non è desiderata o difficile, non significa porsi contro la donna ma accanto”.
A questo proposito Casini ha rilevato che i Centri di Aiuto alla Vita, il telefono SOS Vita (8008-13000), il Telefono Rosso (06 3050077) e il progetto Gemma hanno “aiutato a far nascere 100 mila bambini”, nella maggior parte dei quali il destino sembrava già segnato.
Il Presidente del MpV si è detto tuttavia convinto della possibilità di “sedersi intorno a un tavolo per ragionare insieme e cercare di modificare singoli punti della normativa sull’interruzione di gravidanza”.
Casini ha quindi ribadito la necessità “di un sistema di intervento pubblico a reale difesa della vita” e di “agire sull’art. 1, aggiungendo la frase ‘fin dal concepimento’ così come previsto dalla legge 40″.
Inoltre, il Presidente del MpV ha chiesto di inserire nella Relazione annuale del Ministero della Salute sull’andamento della 194 “le cause che conducono all’aborto e anche quali interventi sono stati messi in essere”; ed ha giudicato cruciale una riforma dei consultori che “apra ai volontari per la vita in modo più diffuso così da rimuovere le cause dell’aborto”.
Circa gli aborti indotti dalle difficoltà economiche, Casini ha sottolineato che “l’interruzione di gravidanza rimane una scelta della donna ma quando ci sono costrizioni di tipo economiche alla base, questa libertà viene meno”.
Il Presidente del MpV ha ricordato che il Comitato Nazionale di Bioetica ha sottolineato la delicatezza della condizione psicologica della donna in gravidanza, e che perciò “bisogna tenere conto di tutti questi elementi quando una donna si rivolge ai consultori per chiedere aiuto”.
“Sono interventi possibili purché ci sia la volontà politica”, ha concluso Casini rivolgendo un appello al Parlamento e al Governo.