
“Più veloce, meno costoso, meno invasivo”. “L’aborto farmacologico è conosciuto e sperimentato da tempo in diversi Paesi europei; era ora che fosse consentito anche in Italia”.
A dar retta alle sirene che incantano sui principali quotidiani nazionali, si rischia veramente il naufragio.
Secondo i promotori, l’aborto chimico riduce l’impatto clinico sulla donna e consente un risparmio economico al Servizio Sanitario Nazionale. Ma prima di esporre le nostre ragioni vediamo esattamente come funziona. continua…